Vai al contenuto

Tramandars, il Manifesto

Valorizzare l’arte è diventata una vera e propria missione. Siamo stanchi di sentire i nostri coetanei e ancor di più le persone più grandi lamentarsi della pochezza culturale e artistica del territorio nazionale e delle città tutte, dalla più grande alla più piccola.

MANIFESTO

Tramandars è un collettivo culturale. Un’associazione di ragazzi pronti a risvegliare i sentimenti di ogni generazione attraverso la cultura. Siamo consapevoli che forse il mondo sta attraverso un momento difficile e tutto sta degenerando, seguendo una direzione sbagliata.

L’individualismo più sfrenato sta riducendo l’uomo ai suoi bisogni più effimeri, ma non intesi come una ritorno alla natura ma l’esatto opposto. L’uomo ormai ha perso la speranza ed anche la consapevolezza della sua  grandezza. Il tutto perché ci troviamo in una società che si occupa di più della ricerca del profitto, che dell’istruzione  e formazione di un individuo. Istruzione è il passaggio di contenuti da una testa all’altra.

#SIMBOLISMOURBANO #NEO-NEOCLASSICISMO #NEOUMANESIMO  #IDEALISMO  

Istruzione deriva da Is – inserire. Educare invece deriva da ex-ducere, tirare fuori.
Per formazione anzi educazione si intende la cura della formazione del sentimento di una persona.

Il sentimento obiettivo del nostro manifesto ha una proiezione temporale duratura.
Non corrisponde alla pulsione, che è naturale, ne tanto meno all’emozione ovvero la risonanza emotiva dei propri gesti, che è momentanea, ed è in parte natura e in parte cultura .
I sentimenti invece sono culturali e non si imparano per natura. Per comprenderli, vanno educati e non istruiti, proprio attraverso la cultura. La stessa che sin dalla notte dei tempi si tramanda attraverso miti e storie narrate dai più anziani nelle tribù, dai racconti greci e dalla religione poi . L’arte e la letteratura oggi sono diventati quei luoghi dove puoi imparare  cos’è l’amore nelle sue declinazioni, cos’è la tragedia, cos’è la noia, la disperazione e cosi via, e dove risiede la differenza tra il bene e il male. Solo questa educazione ci porterà a comprendere il nostro stato d’animo.

Lasciare tracce sul territorio

Tutto questo ci ha spinto ad iniziare questa avventura per lasciare delle tracce sul territorio. Da qui l’idea, anche dopo l’incontro organizzato con Jago, di creare qualcosa di tangibile e realmente visibile, una sorta di Neo-monumentalismo, non la corrente architettonica, ma pensiamo renda l’idea.

Per noi le opere d’arte sono uno strumento  per elevare i propri animi e i propri sentimenti a qualcosa di superiore. Come nel Rinascimento e nel Neoclassicismo si riprendevano miti arcaici, greci, romani e biblici tipici della cultura giudaico-cristiana base dell’Occidente, anche noi vogliamo farlo, ma collegandoli  ad eventi storicamente accaduti e legati al territorio. Un Neo-Simbolismo Urbano che alimenti la speranza attraverso il racconto degli eventi.

Gli antichi  “mecenate” ripercorrevano i vecchi miti commissionando ai migliori artisti dell’epoca opere d’arte che potessero abbellire i propri palazzi e dimostrare la propria la grandezza. Noi crediamo che i tempi siano cambiati ed ogni rivoluzione culturale o artistica che sia debba essere indotta dal basso e non dall’alto.

L’arte, segno di potenza

Vogliamo che l’arte sia intesa come “potenza” qualcosa che dall’interno esce verso l’esterno, e non come “potere” che dall’alto viene impresso al basso. Non abbiamo più bisogno di mecenate o di palazzi per rinchiudere la bellezza e grandezza della storia di uno luogo, che può essere passata o futura.

Vogliamo che i protagonisti delle commissioni diventi il popolo o almeno qualsiasi gruppo di persone che unite vogliono fare qualcosa per gli altri e non solo per se stessi.

Vogliamo con le nostre iniziative regalare oltre alla bellezza e alla  speranza di rendere la propria città migliore, anche quella meravigliosa inconscia sensazione, che si prova dinanzi a grandi opere d’arte, di pensare che tutto sia realizzabile, come i grandi monumenti anche i nostri sogni o i piccoli traguardi quotidiani, perché basta semplicemente volerlo.