Il 9 ottobre 2019 abbiamo ospitato a Somma Vesuviana i Fallen Fruit: Austin Young e David Allan Burns. Arte e frutta sono la loro specialità; così, li abbiamo introdotti al nostro territorio e alle sue prelibatezze ortofrutticole.
Fallen Fruit è il risultato di una collaborazione artistica iniziata nel 2004 a Los Angeles tra David Burns, Austin Young e Matias Viegener. Dal 2013, Burns e Young hanno continuato a lavorare insieme al progetto.
Il primo intervento del collettivo è stata la mappatura di tutti gli alberi da frutto nati sul suolo pubblico di Los Angeles, cui hanno fatto seguito progetti seriali di arte pubblica, installazioni site-specific e happening in varie città del mondo. David e Austin lavorano utilizzando sempre la vegetazione come materiale o mezzo artistico, realizzando fotografie, video e wallpaper. La loro pratica aspira a re-immaginare i nostri modi di interagire con lo spazio pubblico, specialmente nelle aree urbane, così come aspira a riflettere sulle dinamiche comunitarie e l’esperienza diretta dei fatti di cronaca. In Italia, in particolare, hanno contribuito all’edizione di Manifesta 2018 a Palermo.
Nel loro lavoro la frutta diviene sinonimo di cultura: si muove lungo rotte di espansione territoriale, commercio internazionale e migrazioni, come i semi che viaggiano per il mondo. La frutta è un soggetto naturale, ma anche culturale, e a volte politico.
Chi più di noi, vesuviani, che per secoli abbiamo vissuto di agricoltura e commercio, può essere portavoce di questo concetto?
Parlare di cresommole, di pellicchielle, del piennolo, della catalanesca, e del vino greco di Somma, significa parlare della nostra Storia e di noi stessi.
Picking in tranquility
Durante il tour abbiamo raccontato ai due artisti americani come l’entroterra della provincia napoletana sia la faccia meno famosa della luna costituita da Napoli e Pompei. Abbiamo parlato del legame stretto tra la terra e i suoi frutti, e del legame tra la gente il Monte Somma – noto in dialetto come ’a Mamm (“la mamma”). Abbiamo infine visitato la Villa Augustea in compagnia del Prof. Satoshi Matsuyama, titolare della cattedra di Archeologia presso l’Università degli Studi di Tokyo, e di Franco Mosca.
Austin e David sono rimasti colpiti dalla bellezza della Villa e dalla presenza di alcuni arbusti a loro sconosciuti, oltre che dal richiamo emotivo del monumento, che ha suscitato in David il ricordo di un sito archeologico israeliano, setting di una precedente installazione.
Tra un caffè e un aperitivo abbiamo strappato loro una promessa: coinvolgere Somma in un progetto, non solo temporaneo ma anche permanente. Tra le mura della biblioteca di casa Russo ci siamo confrontati sul potere comunicativo dell’arte e dei Social media, di Yves Klein e del suo esclusivo colore, l’International Klein Blue (IKB). A fine giornata ci siamo accordati per l’incontro successivo, durante il quale avrebbero scattato foto dei prodotti tipici del nostro territorio, di spunto per futuri progetti – uno dei quali tratterà probabilmente dell’healthy food, in esposizione presso il Palazzo Reale di Napoli.
Vesuvio Experience
L’11 ottobre David e Austin sono tornati a Somma: ci siamo recati nell’orto sinergico del filosofo Davide Maranta, dove abbiamo assistito a una lezione di botanica. Maranta ci ha illustrato il concetto di “orto sinergico” e lo stretto legame tra la Terra intesa come Madre Natura e l’Uomo. La società moderna ha quasi del tutto staccato il filo che tiene indissolubilmente legate queste due entità, che non sono affatto distinte e separate, ma un tutt’uno.
Ci siamo lasciati, quindi, con una promessa: avere un piccolo pezzo di Fallen Fruit nella nostra amata e cara città vesuviana.