Giovanni Ambrosio (1978) è un artista italiano con base a Parigi e nella zona vesuviana. Il suo
corpus ricorre a fotografia, pittura minimalista, scrittura, suoni e materiali di varia natura.
Concepisce il proprio lavoro come una partitura in costante evoluzione, basata sull’accumulo e la
raccolta di materiali da riutilizzare e trasformare. Aspira ad operare fuori dai propri cardini e di
conseguenza a sconfinare in altre discipline. Esplora temi come la cancellazione, l’archiviazione,
l’archeologia, il potere delle immagini, la migrazione delle forme, la scrittura di diari e l’intersezione
tra arte e società. Non di rado si serve della fotografia come strumento per indagare fenomeni
sociali e per la documentazione di opere d’arte performativa e teatrale